Sgocciolano i giorni appena sono pieni,
l’uno nell’altro cadono d’incanto.
Piccole perle d’ombra e luce chiuse,
compresse dallo stesso spazio-tempo.
Navi in tempesta siamo e flutti come mani
scuoton lo scafo fino all’albero maestro
e sopra il singhiozzar dell’onda è che tessiamo
la nostra rotta come fosse un nastro.
Le travi scricchiolano, l’alberatura geme,
e tutto ci appare caotico e sconnesso,
trema il sartiame e dentro ogni giuntura
il nostro vascello sembra sì battuto e scosso.
Ma allora noi Preghiere come Vele
stendiamo splendide come lune d’argento
e la furia del vento di bianco vestiamo
trasformando il suo urlo nella pura Gloria di un Canto.
Preghiera:
Che la luce dei miei giorni sia luce su Luce,
che io scivoli sui sassi come vento,
navighi come scintilla oltre la notte,
sul mare di Dio, che sarà di me contento.
Flavia Battaglini
Maggio 2013